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Il movimento è un atto di libertà: la storia di Andrea

La rinascita di Andrea è passata dall'esperienza in comunità, il tai chi e la forza dello sport. L'intervista a cura di Umberto Menon

 

Ci sono storie che iniziano nel silenzio e nella sofferenza, come questa che ci arriva dall'Uisp Rovigo, ma che con il tempo diventano testimonianze di forza e rinascita. La storia di Andrea Dainese è una di queste.
Un percorso difficile, segnato da una malattia che lo ha messo alla prova nel corpo e nella mente, ma che oggi racconta con serenità e lucidità, come una tappa necessaria di un cammino più grande.

“Non potevo più continuare così — racconta Andrea — mi stavo facendo del male, fisicamente e mentalmente. È stata dura, ma ho capito che dovevo fermarmi e chiedere aiuto”.

Quel momento di consapevolezza è stato il primo passo verso una nuova vita. Andrea ha lasciato la sua casa e ha scelto di entrare volontariamente in comunità, a Castelmassa (Ro), per iniziare un percorso di cura e riabilitazione. Lì, tra regole, terapie e silenzi, ha imparato a conoscersi di nuovo. Ha riscoperto la disciplina, la lentezza, la pazienza. “Quando entri in comunità ti senti perso — dice — ma pian piano impari a guardarti dentro. È come ripartire da zero”.

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Dalla comunità, Andrea si è poi trasferito nei gruppi appartamento di Badia Polesine, dove oggi vive in autonomia. La sua routine inizia ogni giorno alle quattro del mattino, con una pratica che è diventata la sua ancora: il tai chi chuan. Un’arte marziale antichissima che unisce movimento e meditazione, energia e respiro.
“Il tai chi mi ha insegnato l’equilibrio — spiega — non solo fisico, ma mentale. È un modo per ascoltare se stessi, per capire dove si è e come ci si sente. È una disciplina che ti allena a vivere con consapevolezza”.

Dal tai chii Andrea ha imparato anche la forza della costanza. Giorno dopo giorno, esercizio dopo esercizio, ha costruito una nuova stabilità, fino a trasformare quella passione in una professione. Si è laureato in scienze motorie, discutendo una tesi dedicata proprio ai benefici del tai chi per le persone con difficoltà fisiche o mentali. “Studiare è stato un modo per capire a fondo quello che stavo vivendo — dice — per dare un senso al mio percorso. Ho scoperto che il movimento non è solo un gesto del corpo, ma un atto di libertà”.

Oggi Andrea è istruttore Uisp, insegna ginnastica dolce e tai chi chuan, e porta la sua esperienza all’interno delle comunità terapeutiche e dei centri che lavorano con persone fragili. È un ruolo che vive con gratitudine: “Devo molto alla Uisp — racconta — perché mi ha accolto, mi ha dato fiducia e mi ha dato un posto nel mondo. Attraverso loro ho capito che lo sport non è competizione, ma condivisione. È un modo per ritrovare dignità, equilibrio, appartenenza”.

Nelle sue parole non c’è rabbia né rimpianto, ma una calma che nasce dall’aver attraversato il dolore e averlo trasformato in conoscenza. “Il tai chi — dice Andrea — mi ha insegnato che ogni gesto ha un significato. Anche solo alzare un braccio o fare un passo può essere un atto di consapevolezza. È come se, muovendoti lentamente, imparassi a respirare di nuovo”.

Oggi il suo sogno è proseguire la formazione e studiare in Cina, nel villaggio dove i maestri praticano tai chi per otto ore al giorno. Un sogno che sa di dedizione, ma anche di continuità con quel percorso interiore che lo ha portato fin qui.

“Non bisogna mai smettere di migliorarsi — dice sorridendo — anche se uno riesce a fare poco, deve essere contento. Perché un giorno quel poco diventa tanto. La conoscenza e la pratica quotidiana fanno crescere. Bisogna essere umili, ma non smettere mai di cercare la propria armonia”.

La storia di Andrea è un esempio concreto del valore sociale dello sport: una dimostrazione che il movimento, quando è accessibile e accogliente, può diventare una vera terapia dell’anima. Con l'Uisp, Andrea ha trovato non solo un’opportunità professionale, ma una comunità. Una nuova famiglia dove il corpo e la mente possono muoversi, insieme, verso la libertà. (Umberto Menon, comunicazione Uisp Rovigo)